Cassazione ed R.C. Medica: assicurarsi per la sola colpa grave non basta

La Suprema Corte ha messo definitivamente la parola fine ad ogni dubbio interpretativo circa la perseguibilità penale del medico per colpa.

Se anche tu sei tra coloro che hanno creduto alla favoletta che una semplice polizza di Responsabilità Civile medica limitata alla “colpa grave” fosse la soluzione che ti avrebbe salvarti da tutto e da tutte le devastanti richieste danni dei tuoi pazienti, allora ho una bruttissima notizia da darti.

L’arma che hai in mano è alquanto spuntata.

Eppure sarebbe bastato leggersi bene la legge (compresa l’ultima Gelli-Bianco) per capirlo.

O per lo meno sarebbe bastato comprenderla nel suo intimo risvolto azzeccagarbuglino approfondendo l’argomento con qualche articolo di stimati giuristi.

Il vecchio adagio dei nostri nonni “se costa poco vale poco” non è mai stato così calzante come in questo caso.

Le piccole polizze da 300 euro all’anno in sù, LIMITATE ALLA SOLA COLPA GRAVE, hanno il grande beneficio di arricchire qualche furbesco intermediario assicurativo, ma dall’altro lato hanno lo stesso impatto difensivo che potrebbe avere una fionda davanti ad un carro armato.

medico-disperatoMi dispiace caro dottore, ma se in mano hai una polizza del genere la tua situazione è davvero compromessa e la colpa di tanta disinformazione la devi ricercare tra coloro che ti hanno mal consigliato fino ad oggi.

Mi riesce difficile pensare, infatti, che cotanta schiera di operatori pseudo-specializzati in polizze di malpractice medica non sappiano realmente quali sono i chiari meccanismi della normativa, pur alla luce delle nuove norme Gelli-Bianco.

Gli operatori assicurativi sembrano non voler imparare la lezione, che in passato hanno visto addirittura una Compagnia Assicurativa essere punita con la “sospensione” all’emissione delle polizze per palese poca trasparenza nei contratti.

Ed ancora oggi, negli ospedali, si racconta ai medici che “basta assicurarsi per la colpa grave” per stare tranquilli.

BALLE! OGGI COME IERI!

Le polizze di R.C. professionale medica, limitate alle colpa grave, sono in realtà uno scudo di carta che lasceranno il tuo patrimonio personale alla mercé delle orde barbariche dei tuoi paziente più vendicativi.

Se avrai la malaugurata disavventura di finire nel tritacarne giudiziario di una vicenda di errore medico, i tuoi pazienti ed i loro familiari, faranno razzia di qualunque tuo bene aggredibile, e non troveranno pace finché non ti avranno spolpato tutta la carne attaccata alle tue ossa.

Inseguendoti fino al completo loro soddisfacimento anche lungo l’asse ereditario, affinché la tua colpa sia espiata dai tuoi figli e dai figli dei tuoi figli, attraverso un supplizio divino degno delle pagine più cruente del vecchio testamento.

E mentre un tale flagello si abbatterà su di te, sulla tua professione e sulla tua famiglia con enorme clangore, coloro che ti hanno venduto la polizzetta di R.C. per colpa grave se ne staranno al sicuro nel loro palazzo dorato.

Si godranno i tanti piccoli denari spillati agli inconsapevoli dottori come te, per nulla turbati dalle nefaste conseguenze di tanta superficialità.

Quello che la Cassazione Penale a Sezioni Unite ha stabilito, è una vera e propria pietra tombale dal punto di vista giuridico circa i limiti della punibilità del medico in ambito penale, che con la legge Gelli-Bianco si pensava essere limitata a pochi casi.

In realtà all’esito dell’udienza tenutasi il 21 dicembre 2017, le Sezioni Unite hanno formulato il seguente principio di diritto che devi assolutamente STAMPARTI NELLA MENTE:

«L’esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall’esercizio di attività medico-chirurgica:
a) se l’evento si è verificato per colpa (anche “lieve”) da negligenza o imprudenza;
b) se l’evento si è verificato per colpa (anche “lieve”) da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle linee-guida o dalle buone pratiche clinico-assistenziali;
c) se l’evento si è verificato per colpa (anche “lieve”) da imperizia nella individuazione e nella scelta di linee-guida o di buone pratiche che non risultino adeguate alla specificità del caso concreto;
d) se l’evento si è verificato per colpa “grave” da imperizia nell’esecuzione di raccomandazioni, di linee-guida o buone pratiche clinico-assistenziali adeguate, tenendo conto del grado di rischio da gestire e delle specifiche difficoltà tecniche dell’atto medico».

Quanto riportato qui sopra è ben diverso da “Rispondi solo per la Colpa grave” che riguarda solo l’ambito civile.

Qui bisogna fare un po’ di chiarezza tra profilo penale e civilistico.

maxresdefaultPer un medico del SSN il binario “penale” e quello “civile” corrono su piani differenzi rispetto al medico libero professionista. Ecco come.

Per le imputazioni a livello penale (quindi le eventuali pene detentive) rispondi secondo quanto ha detto la Cassazione. In pratica anche per la colpa lieve, con l’esclusione del caso di imperizia seguendo le raccomandazioni e le linee guida in relazione al rischio da gestire.

Per i risvolti civili (i soldi che devi tirare fuori) rispondi sempre e solo per la colpa grave (e per il dolo) nei limiti stabiliti dalla legge e dopo essere stato giudicato dalla Corte dei Conti.

E allora il problema dove sta?

Che la formulazione della polizza di R.C. Medica in versione “Colpa Grave” non si attiva quando il danneggiato propone la richiesta danni.

Ciò comporta che tu rimani davanti al giudice (quello penale) sostenuto solo dalla “polizza” dell’Ospedale e non con la TUA polizza. Sempreché non sorgano conflitti di interesse tra te e la struttura.

Nel procedimento a tuo carico quindi, ci starai con le tue sole forse se vuoi, oppure appoggiandoti a chi ha obiettivi finali che possono divergere dai tuoi che miri sempre e solo alla piena assoluzione.

Purtroppo chi non ti ha spiegato bene il perverso meccanismo delle polizze “Colpa Grave” ha confidato sul fatto che il “diritto” non fosse il tuo campo (infatti hai studiato medicina e non giurisprudenza) e sul fatto che non avessi abbastanza tempo per approfondire.

Se a questo aggiungiamo che sono tanti gli “addetti ai lavori” che ti avranno certamente consigliato di farti solo una polizza per colpa grave “che tanto per il resto ci pensa l’ospedale” allora è ovvio che se c’è un responsabile di tutto questo sicuramente non sei tu.

Che poi ci “pensi l’ospedale” è solo in parte vero come ti ho detto. Il tuo contratto nazionale prevede che le spese di assistenza legale siano coperte dall’Ospedale.

E questo è vero.

Ma tale situazione rimane vera finché non esiste un conflitto d’interesse tra te e la Struttura. E se fossimo in presenza di un caso in cui sarebbe più conveniente scaricare su di te le responsabilità “per colpa grave”, che interesse avrebbe l’Ospedale di tutelarti realmente se poi alla fine sa che l’Erario potrà rivalersi nei tuoi confronti?

Ed in un caso di colpa medica, sei certo che non sia per te conveniente, in termini di interesse, proteggerti con i tuoi mezzi anziché appoggiarti sull’ospedale che persegue i propri giustificati fini?

Quindi il consiglio ultimo è semplice: tutelati con una polizza che ti copra al 100% e non solo per la “colpa grave” e cerca di affidarti ad un assicuratore che ti mostri tutte le carte sul tavolo e non che giochi d’azzardo con il tuo destino.

Perché alla fine, la carriera ed il patrimonio in gioco rimarranno sempre e solo i tuoi.

Ilie Rizzato

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Le “Cinquanta sfumature di rischio” della tua attività

Sei sicuro che sia davvero piacevole lasciare che assicuratori improvvisati ed incapaci si soddisfino su di te per compiacere le lobby?

Un po’ di “pepe” nella vita non guasta, non trovi? Un po’ di brivido, di insolito e di “fuori dagli schemi”, a volte, è l’elemento nuovo che può aiutare a tenere vivo un rapporto noioso.

Ok, lo so che sto pattinando sul filo del doppio senso e dell’allusione. Ma siamo tutti adulti e non credo di scandalizzare nessuno se gioco un po’ con le parole, anche perché quello di cui voglio realmente parlarti non è di pratiche sadomaso, cinghie, corde, aggeggi dall’uso alternativo o qualche altro pruriginoso argomento.

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No, non mi pongo come esperto in queste cose e, anche se lo fossi, probabilmente non sarebbe di tuo interesse sapere quali siano le cose che so fare meglio, quelle più richieste del mio repertorio o quelle che a me più mi aggradano.

Quello di cui voglio parlarti è la pratica “masochista” che metti in atto quando scegli un assicuratore improvvisato o peggio ancora incapace, per gestire i rischi assicurativi della tua attività.

Di questa categoria fanno parte sicuramente tutti gli assicuratori “generalisti che pensi sappiano fare tutto” che propongono polizze che non conoscono davvero bene oppure le banche, le Poste e le piattaforme brokerizzate on line per l’acquisto delle polizze professionali.

Se ti scandalizzi a pensare a gente ammanettata alla testiera del letto o appesa al soffitto con le cinghie, mi chiedo quale costernazione dovresti provare quando decidi di metterti “alla totale mercé” di assicuratori di quel genere a cui probabilmente non dovresti affidare nemmeno la polizza del motorino.

Perché quando scegli un medico o un avvocato cerchi “il migliore” e quando cerchi un assicuratore ti affidi al primo che passa, all’amico di tuo cugino o a quello che “ti fa meno”?

Perché se hai un problema al ginocchio vai da un ortopedico e non dal cardiologo, se hai un problema legale con un l’erario vai da un avvocato tributarista e non da un penalista, mentre quando si tratta di assicurazioni per te un assicuratore vale l’altro, basta che si risparmi?

Pensi davvero che tutti sappiano fare tutto e che la differenza sia solo il prezzo? Nel tuo mestiere funziona così?

Probabilmente no. E se finora hai ragionato così lo so che non è colpa tua.

Il fatto è che questa mentalità ci è stata inculcata dalle lobby assicurative e bancarie. Fermati a riflettere: la polizza più conosciuta è quella RC Auto… ed oggi la puoi acquistare ovunque. La trovi in banca, in posta, dal concessionario, al supermercato e on line.

Come le polizze vita che oggi acquisti in banca, alle Poste e dai promotori finanziari. In banca ed in posta, addirittura, ti piazzano se vuoi pure le polizze casa, infortuni e malattie. E persino le polizze di RC Professionale! Ti sembra che le persone che fino a ieri erano allo sportello a fare cassa, oggi siano competenti su questo tipo di polizze?

E se ci fai caso l’unico argomento che hanno è il PREZZO. Parlano solo di sconto, di risparmio, di miglior tariffa: nessuno che parli di “contenuti e di garanzie nello specifico”.

Le lobby assicurative e bancarie non vogliono la tua protezione: vogliono i tuoi soldi in cambio di contratti che non prevedano MAI di doverteli ripagare. Ingrassano gli assicuratori improvvisati e generalisti perché servono a darti contratti assicurativi pessimi. Così non pagano i sinistri.

E questo accade anche nell’ambito della polizze delle attività imprenditoriali e professionali.

Per farlo usano la stessa arma, quella più semplice: abbindolarti con un prezzo basso. Infatti a scontare le polizze sono capaci tutti. Ma a “costruirle” no… bisogna essere dei professionisti.

Un medico prima di poterti curare al meglio passa dieci anni di vita a studiare e probabilmente altrettanti a fare pratica. Un avvocato impara a memoria caterve di libri e di norme e passa anni a fare “lo schiavo” presso uno studio legale, ben sapendo che tutto ciò che imparerà gli sarà indispensabile in futuro quando andrai a chiedere la sua consulenza.

E perché allora, quando tratti con un assicuratore argomenti molto complessi come la copertura della tua attività, sia essa un azienda o uno Studio professione, ti affidi al primo intermediario generalista anziché ad un esperto del settore?

Credi davvero che le complicate interazioni delle Responsabilità Civile Professionale siano concetti facilmente maneggiabili da chi a malapena conosce la differenza tra l’attestato di rischio ed il libretto del motorino? Forse assicurare una complessa attività produttiva è la stessa cosa che assicurare un appartamento in condominio?

No di certo.

L’ultimo libro di “Malpractice medica” che ho letto aveva 567 pagine. E trattava di argomenti giuridici molto particolari che hanno necessitato di tutta la mia conoscenza del diritto appresa all’università. L’ultimo volume sull’RC Prodotti ne aveva 459 e per capirlo ho dovuto attingere all’esperienza maturata sui rischi “Corporate” che non sono di certo il pane quotidiano di tutti gli assicuratori.

Purtroppo non esistono guide per “Assicurare i professionisti e le aziende for dummies”. Se ti trovi davanti un dilettante (o peggio un assicuratore in malafede), sei nei guai.

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Esistono purtroppo tanti clienti che si approcciano alle coperture assicurative della propria attività imprenditoriale e professionale con la stessa mentalità con la quale cercano l’assicurazione auto più conveniente sul Segugio.

E dall’altra parte ci sono frotte di assicuratori impreparati che ti vendono la polizza e basta, e che lucrano su questa mentalità inculcata al pubblico.

La maggior parte di loro si propone mettendo in primo piano il prezzo della polizza: “Quanto paghi ora? Ti faccio risparmiare”. Nessuno ti fa la domanda: “Come sei assicurato ora? Vediamo le garanzie e scopriamo se sei coperto bene in funzione del rischio della tua attività“.

Essi non valutano le “Cinquanta sfumature di rischio” che mettono in pericolo il tuo patrimonio e la tua vita. No, ti legano alla testiera del letto o ti appendono al soffitto con cinghie ben strette (magari con contratti poliennali e soluzioni sempre uguali) e abusano di te. E confidano sul fatto che ti piaccia pure.

Non sanno analizzare i vari casi in profondità, soprattutto quando sono molto complessi, perché costa fatica, impegno e una conoscenza che non trovi dietro l’angolo. Nella misura in cui, invece, prestano la loro opera intellettuale medici, avvocati, ingegneri o commercialisti quando hai bisogno di loro.

Allora, tu fai la cosa intelligente e non farti influenzare da chi vuole solo prendere i tuoi soldi e scappare. Impara a riconoscere un vero professionista delle assicurazioni specifico per la salvaguardia della tua attività imprenditoriale e professionale.

Se ancora non l’hai fatto puoi iniziare da qui:

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Oppure fai il salto di qualità e inizia da qui:

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E ricorda che “Io non vendo polizze, io assicuro forte!”.

Stay tuned.

Ilie Rizzato

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